Google: i 200 Fattori di Ranking Guida Completa
Probabilmente hai già sentito parlare dei fattori di Ranking di Google.
Cosa sono i fattori di ranking?
Il ranking è la posizione di un sito quando si digita una determina ricerca (query) su un motore di ricerca.
La sua posizione determinerà il numero delle visite provenienti da quel motore.
Adesso quando si parla di motori di ricerca, il primo in assoluto che viene in mente è naturalmente Google.
Bing, Yahoo, Ask ecc. almeno in Italia passano in secondo piano.
Per stabilire questa posizione, tutti i motori di ricerca, compreso Google, hanno sviluppato degli algoritmi di analisi perennemente aggiornati.
In particolare Google combina oltre 200 fattori per determinare il ranking (termine prestato dallo sport che potremmo tradurre con classifica) in base al quale un sito precederà un altro sulle proprie pagine di ricerca.
Fino a questo momento solo alcuni di queste fattori erano conosciuti.
Oggi, finalmente, abbiamo la lista completa.
Alcuni fattori di ranking sono semplici da capire e da applicare, altri fattori di posizionamento sono un po’ ostici ed alcuni sono dannatamente difficili sia da comprendere che da applicare e destinati solo a tecnici SEO (almeno sulla carta).
Fattori di ranking Dominio
1- Età del dominio
È stato proprio Matt Cutts a dirlo
La differenza tra sito con 6 mesi di anzianità ed uno di un anno è reale.
Ti proponiamo il video dal quale questa frase è stata estratta http://www.youtube.com/watch?v=-pnpg00FWJY
2- La keyword deve apparire nel nome del dominio
C’è poco da fare, scegliere il nome del dominio è uno dei fattori di ranking per google più importati che favorirà il posizionamento del sito
3- La keyword nel dominio dovrà apparire come prima parola
Un dominio che contiene la keyword all’inizio si posiziona meglio rispetto ad un dominio che ha la keyword al centro o alla fine
4- Importanza degli anni per i quali la validità del dominio è stata pagata
Google valuta questo dato come uno dei fattori di ranking importanti.
Perché?
Perché premia la serietà del progetto e perché, solitamente, i “doorway” non sono acquistati per più di un anno. Un dominio acquistato per più di un anno viene considerato legittimo.
5- La Keyword compare nel sottodominio
Già Moz aveva parlato di questo e tutti sappiamo che è uno dei fattori di ranking fondamentali
6- Storia del dominio
La storia del dominio è uno dei fattori di ranking importante.
Se il dominio è compromesso (ad esempio ha subito delle violazioni rilevabili dal Whois) difficilmente avrà una buona posizione nelle ricerche di Google
7- EMD
L’algoritmo Exact Match Domain calcola la rilevanza della parola chiave contenuta nel dominio comparandola con il contenuto e la qualità del testo (determinata attraverso altri fattori come link in entrata, tempo di permanenza ecc) del nostro sito.
Questo algoritmo può essere premiante ma può rilevarsi devastante per siti troppo ottimizzati.
I fatti: google vuole a tutti i costi “pulire” da sempre le sue SERP da siti spammer per offrire ai propri utenti l’UX (User Experience Esperienza Utente) migliore possibile.
I siti web-spammer tendono ad ottimizzare in modo maniacale i loro contenuti e scelgono nome domini sempre iper-ottimizzati.
Exact Match Domain è stato, effettivamente, un algoritmo che ha messo in ginocchio parecchi siti troppo ottimizzati per la parola chiave scelta (Stile prestito-subito.it, auto-usate-gerantite.it ecc).
8- Whois privato contro Whois pubblico
Google considera il Whois Privato come uno dei fattori di ranking penalizzanti in quando, a torto o ragione,
“chi imposta il Whois privato ha qualcosa da nascondere”
(Matt Cutts).
9- Proprietario del dominio
Se google identifica il proprietario del dominio come uno spammer ha senso pensare che quel domino sia stato registrato ad hoc. In ogni caso questo è un fattore penalizzante.
10- Estensione del domino Geo-Localizzata
Avere un dominio .it in Italia favorirà il ranking del sito, tuttavia limita lo stesso dominio nel ranking mondiale.
56- I domini di tipo Parked sono stati penalizzati
Fattori di ranking Pagine
11- Il Tag del titolo contiene la keyword
Anche Moz attribuisce a questo parametro un peso specifico determinante
12- All’interno del Tag del titolo la Keyword è la prima parola
13- La keyword compare nel Tag di descrizione
14- La keyword compare nel Tag H1
15- La keyword compare frequentemente nel contenuto della nostra pagina
16- La lunghezza del testo (ti stupirà sapere che su un’indagine che ha esaminato oltre un milioni di risultati delle SEARPs di Google i primi posti sono occupati da articoli che hanno una media di 1,890 parole)
Questo è un argomento molto dibattuto.
Ti offriamo un link esterno per approfondire
17- Densità della parola chiave, ovvero il rapporto tra il numero totale delle parole e il numero di volte che è stata ripetuta la parola chiave
18- LSI, Latent Semantic Indexing Keyword, per il contenuto
Si tratta di un algoritmo che calcola l’attinenza della parola cercata rispetto al contenuto offerto da una sito.
Questo algoritmo si basa sul fatto che, alla query cercata dell’utente, appartengono altrettante parole che sono ad essa connesse, non necessariamente sinonimi (per esempio è se l’utente sta cercando frutta come marca dei vestiti, eseguirà una ricerca del tipo “vestiti Frutta”).
Google fornirà all’utente risultati attinendi avendo preventivamente compreso di consa parlano i tuoi articoli con LSI e se in questi compaino oltre che la Keyword “frutta” anche altre parole tipo abbigliamento, intimo, magiette ecc. il tuo articolo sarà mostrato all’utente (anche se la keywords utilizzata non è esattamente la stessa).
Solitamente articoli e pagine ottimizzate anche per l’aspetto LSI indicizzano meglio, semplicemente perché Google è fermamente convinto che siamo “più leggibili” per gli utenti.
Assicurati, quindi, di ottimizzare il tuo sito anche in questo modo, sfruttando il mondo parallelo delle keyword relative rispetto a quella primaria su cui siamo focalizzati e soprattutto evita di scrivere articoli che si intitolano “Come fare moto” se il tuo intendo è quello di parlare di attività fisica… Google Italia con una query del genere ti mostrerà solo risultati che parlano di motociclette.
19- LSI nei tag di descrizione e titolo.
Allo stesso modo questo meccanismo può essere utilizzato per i tag e le descrizioni utilizzando keyword relative per far comprendere meglio a Google il tema che stiamo affrontando
20- Velocità della pagina in generale
21- Contenuti duplicati (sullo stesso sito anche modificandoli leggermente). Penalizzante!
22- Rel=Canonical, che usato con accortezza previene delle penalizzazioni come da punto 21
23- Velocità della pagina via Crome.
Da tempo Google l’ha ammesso. Per la stima dei suoi dati onpage (e per assegnare valore al tuo ranking) utilizza solo ed esclusivamente il suo browser (Crome)
24- Ottimizzazione delle immagini con relativo nome file, alt text, titolo, descrizione e caption
25- Contenuti sempre aggiornati.
Aggiornare frequentemente il contenuto della stessa pagina è un fattore premiante che l’aggiornamento Google Caffeine ha consacrato già dal 2010.
26- Come vengono effettuati gli aggiornamenti delle pagine.
Rimuovere paragrafi e sostituirli è per google più premiante rispetto ad aggiungere poche parole
27- Frequenza di aggiornamento.
I contenuti che vengono aggiornati con frequenza regolare e breve hanno un rank migliore
28- Posizionamento della keyword all’interno del testo della pagina.
Un testo costruito con la keyword posizionata con una maggiore densità nelle prime 100 parole farà ottenere alla pagina un ranking migliore
29- Keyword che compaiono all’interno della pagina anche nei tag H2 e H3
30- Ordine delle parole per la ricerca effettuata.
Google premia i siti in cui la keyword compare con lo stesso ordine di parole con cui è stata effettuata la query (ricerca).
“annaffiare un rosa rossa” (query) premierà chi ha utilizzato esattamente queste keywords nello stesso ordine e quindi chi ha utilizzato “Rosa rossa come annaffiarle” avrà un rank più basso.
Ancora un volta si sottolinea quando sia fondamentale la fase di ricerca delle keyword.
31- Grammatica e lessico utilizzato
Sì anche questo è uno dei fattori di ranking importante come lo stesso Matt Cutts ha ricordato nel 2011
32- Originalità del contenuto.
Le copie non avranno mai lo stesso rank del contenuto originale e saranno riconosciute da Google come Supplemental Result (Per approfondimento )
33- Contenuti che aiutano a comprendere meglio i contenuti originali (di altri siti)
34- Quantità di link in uscita (con dofollow)
35- Uso di file multimediali (video, file audio, ecc.)
36- Usa almeno un’immagine, facendo attenzione all’uso della Keyword per il tag ALT
37- Numero di link interni che puntano ad una stessa pagina
38- Indice di facilità di lettura.
Una cosa è che il tuo utente stia sulla tua pagina perché vuole approfondire l’argomento trattato, un’altra è che stia tanto tempo perché la formattazione del testo rende poco scorrevole quanto hai scritto. Anche questo è un parametro che Google utilizza
39- Autorità della pagina confrontata con l’autorità del dominio
40- Il PageRank della pagina stessa se è già elevato tende sempre ad amentare
41- Lunghezza dell’URL.
Opta per URL corti. Matt Cutts ci ha ricordato più volte che non vuole assolutamente vedere tantissimi trattini nell’url(capito-devi-utilizzare-url-corti-altrimenti-il-tuo-rank-non-sarà-buono)
42- La Path dell’Url.
Creare dei siti che abbiamo un numero limitato di sottocartelle (Per approfondimento)
43- Categoria della pagina.
Avere delle categorie per le pagine aiuta il ranking.
44- Utilizzare i Tags (anche in wordpress)
45- Citare fonti e sorgenti.
46- Utilizzo delle liste (sia bullets che numeriche)
47- Anzianità della pagina
48- Layout costruito in modo tale che il contenuto sia subito visibile
49- I contenuti vanno scritti in modo da essere comprensibili a chiunque ne necessiti (Per approfondimento)
50- Contenuto di valore ed unico
51- Presenza della pagina di contatti più dettagliata possibile
52- Influisce nel ranking del sito web più l’autorità del dominio che l’autorità della singola pagina ed incrementare il numero dei link che puntano al dominio contribuirà ad incrementare il ranking di ogni singola pagina
53- Link interni rotti (404)
Fattori di ranking Link in Uscita
54- Qualità dei link in uscita
55- Temi trattati dai link in uscita.
Se hai un sito di macchine usate e linki spesso siti che si occupano di soccorso stradale, a lungo andare l’algoritmo di google ti considererà nel secondo settore non nel primo e darà maggiore rilevanza a questo argomento per il futuro proponendoti solo a query che cercano il secondo argomento e raramente il primo.
56- Quantità eccessiva di link in uscita (sia follow che non follow) dal sito in generale. Penalizzante
57- Presenza dia Link di affiliazione.
Anche in questo caso è meglio non averne troppi sul proprio sito (anche se si tratta di nofollow)
58- Link esterni rotti (404)
Fattori di ranking Sito
59- Utilizzare una sitemap xml o meno
60- Valore TrustRank.
Il TrustRank è un algoritmo acquistato da Google per distinguere i siti web- spam da quelli legittimi. Il suo funzionamento ormai è noto. L’algoritmo dapprima individua delle pagine per le quali la classifica spam non è nota (definite seed), che sono esaminate da un esperto (umano che viene chiamato Oracolo) che le classifica in bad o good (buone o cattive) e le comunica al sistema. L’algoritmo procede alla classificazione delle altre pagine in base ai criteri utilizzati dall’uomo. Questo permette di classificare i siti meglio e con meno margini di errore.
61- Architettura del sito.
Anche come è costruito il sito è uno dei fattori di ranking importanti e che ha un peso specifico molto alto. Si veda in particolar modo la struttura a silo molto premiata da Google
62- Frequenza di aggiornamento del sito e pubblicazione nuovi contenuti
63- Numero di pagine.
Un numero di pagine elevato aiuterà Google a distinguere il sito da web-spammer
64- Scelta del server.
La scelta del server è molto importante. Un sito inaccessibile per ragioni di server di fatto impedire agli utenti di poter fruire dei contenuti non è un buon fattore di ranking
65- Allocazione del server
66- Utilizzo del certificato SSL (in sospeso per essere meglio esaminato le fonti sono contradditorie)
67- Esistenza della pagina Termini di Servizio
68- Esistenza della pagina Privacy Policy
69- Duplicazione dei meta tag all’interno del sito.
Sì i meta tag duplicati influenzano negativamente il posizionamento del tuo sito web
70- Presenza dei Breadcrumb
71- Ottimizzazione per il Mobile
72- Presenza di video di YouTube
73- Validazione del codice W3C e errori in HTML
74- Recensioni degli utenti
75- Usabilità del sito web
76- Usare o meno Google Analitycs
77- Usare o meno Google Weebmaster Tools
Fattori di ranking Link in entrata
78- In generale il numero di link è importante ma non così importante come il numero totale dei domini che ti linkano
79- Anzianità dei link in entrata
È un fattore di posizionamento du Google assoluto. Più i link in entrata rilevanti sono datati più sarà alto il ranking del sito web
80- Numero di link in entrata che puntano alla homepage
Approfondisci questo fattore di posizionamento con il seguente articolo
81- Numero di link provenienti da diverse classi di IP.
È un parametro che serve all’algoritmo di Google per verificare se i link sono naturali o meno
82- Numero totale delle pagine che sono linkate in entrata
83- Alt tag per le immagini usate come link che puntano sul tuo sito
84- Link in entrata da siti .edu e .gov
85- Page Rank delle pagine da cui il link proviene
86- L’autorità del dominio da cui il link proviene
87- Link proveniente da un nostro competitor.
Questo è uno dei fattori di ranking più importanti e se ciò accade è davvero molto premiante
88- Condivisione sui social della pagina a cui il link è destinato
89- Provenienza dei link da network.
Google è in grado di ricostruire la “ragnatela” dei link. Se i link non sono naturali e provengono da un network scatterà subito una penalizzazione
90- GuestPost.
Essendo uno strumento SEO molto potente facente parte della White-SEO i link generati da questo tipo di articoli sono un fattore di posizionamento molto premiante da Google
91- Link in entrata che puntano all’homepage invece che a una pagina specifica.
In generale i link ad una homepage sono molto più “pesanti”
92- Numero di Link nofollow.
È stato specificato da Google in più di una occasione, celebre è la frase,
“In generale noi non li seguiamo…”
I link nofollow hanno meno peso per rispetto ai dofollow. (Anche se, spesso, una quantità maggiore di link nofollow indica che essi sono naturali e questo Google lo sa bene)
93- Numero di Link dofollow
94- Diversificazione delle sorgenti dei nostri link.
Avere link da un solo sito può essere visto come web-spam. In altre parole i link devono necessariamente arrivare da siti diversi
95- Link acquistati.
I link di questo tipo fanno perdere il valore dell’indice Backlink dalla pagina a cui sono destinati
96- Link contestuali.
Il link proveniente da una pagina che parla dello stesso argomento ha un peso elevato
97- I link che provengono da pagine inesistenti abbattono il PR della pagina
98- Backlink con Anchor Text o meno.
In origine molto importanti oggi sicuramente meno ma, come sempre, se ci sono meglio
99- Link interni con Anchor Text
100- Attributo del titolo.
Quando passiamo il mouse su un link, se è stato settato correttamente questo parametro, compare una scritta. Farlo o meno ha il suo peso per il ranking.
101- Link provenienti da domini geo localizzati o meno.
Se si opera in Italia ricevere un link da un .it sarà uno dei fattori di ranking positivi
102- Posizione del link sulla pagina di provenienza.
Ricevere un link all’inizio del contenuto della pagina che ci linka è più premiante rispetto ad averlo posizionato al centro o alla fine
103- Ricevere un link da una pagina invece che da un post.
Il link ricevuto da una pagina è più premiante rispetto a quello ricevuto da un’articolo
104- Ricevere un link da un dominio che opera nella nostra stessa nicchia di mercato.
Un link di questo tipo è un fattore di posizionamento su Google altamente premiante
105- Ricevere diversi link rilevanti per argomento trattato su una sola pagina come da Hilltop algorithm.
In pratica, secondo questo algoritmo, l’esperto tenderà a linkare le fondi utilizzate per trattare un determinato argomento.
Se più “esperti” linkeranno la tua pagina tu sarai classificato come autorità in materia.
Naturalmente il peso di un link di un “esperto” è molto diverso rispetto al peso di un link “normale” anche perché la pagina dell’esperto dovrebbe di norma essere stata a sua volta molto linkata.
106- Link positivi e link negativi.
Non funziona come la pubblicità “Purché se ne parli”.
Google ha un algoritmo in grado di comprendere se si tratta di argomentazioni positive o negative e questo influirà sul peso del fattore di ranking di Backlink
107- Link provenienti da pagine che hanno utilizzato la tua stessa keyword nel titolo
108- Link provenienti da siti che hanno ottimizzato la loro velocità
109- Link provenienti da siti che sono considerati Top nel loro settore danno un peso specifico molto alto
110- Link provenienti da siti con una Autority molto elevata alzano tantissimo il fattore Backlink
111- Link provenienti da Wikipedia e simili daranno maggior peso al tuo ranking
112- Associazioni.
L’algoritmo di Google è in grado di rilevare delle associazioni.
Seppur il backlink non termina sulla pagina ideale, quando più fonti parlano di un medesimo argomento, il valore del ranking di una pagina web (quella che originariamente doveva essere linkata) sale ugualmente. Questo concetto è stato spiegato molto bene da Moz in questo articolo)
113- Anzianità del dominio dal quale proviene il link in entrata
114- È preferita la provenienza da un sito invece che da una directory
115- Profilo link in entrata classificato come naturale
116- Numero di link reciproci bassi
117- I link provenienti da siti di terzo livello sono analizzati ed hanno un peso specifico differente
L’algoritmo di google è naturalmente in grado di capire quando un link di terzo livello proviene dal gestore o meno. Sappiamo tutti, ad esempio, che wordpress offre la possibilità di avere dei domini gratuiti. Adesso una cosa è essere linkati da https://en.blog.wordpress.com/ ed un’altra è http://giando.wordpress.com
118- Link da pagine 301 hanno un peso meno rilevante rispetto a link da pagine dirette
119- Applicare sempre lo Schema.org in quanto la pagina ranka sempre meglio
120- Entrare nella directory di DMoz è uno dei fattori di ranking molto importanti
121- Occorre essere linkati da siti che hanno un buon TrustRank.
Questo, oltre che favorire il ranking in generale, farà crescere anche il TrustRank del proprio sito web
122- Numero dei link in uscita presenti sulla pagina di provenienza del link in entrata.
Se il numero di link in uscita è alto il valore che si riceve in termini di PR è basso.
123- Link provenienti dai forum.
Con gli ultimi aggiornamenti Google ha rimosso quella che era una prassi comune: costruire un profilo su un forum con lo scopo di avere un backlink.
Come l’ha fatto?
Semplice, questi link non hanno più valore
124- La pagina che ti linka deve contenere un numero accettabile di parole
125- La pagina che ti linka deve essere scritta bene e dove contenere multimedia (deve rispettare anch’essa tutti i esposti nei punti precedenti che riguardavano la tua pagina)
126- Anche se un intero sito ti linka, i relativi link sono considerati come uno solo
Fattori di ranking UX
127- I CTR organici (quanti click riceviamo sulle SERP) influenzano il rank?
La risposta definitiva (e una volta per tutte) è sì!
Leggi questo post di approfondimento
128- I CTR organici di tutte le Keyword del sito sulle SERP provenienti da persone influenzano allo stesso modo, nel complessivo, il posizionamento del sito in base al dominio (non sulla singola pagina)
129- Il tasso di abbondono è un fattore di ranking utilizzato da Google
130- Il traffico diretto è un fattore che Google tiene molto in considerazione (ed è confermato che Google utilizza i dati di Crome)
131- Traffico di ritorno. Lo stesso utente che visita costantemente la stessa pagina alzerà il ranking di quella pagina (e dell’intero sito)
132- L’estensione presente su Crome per bloccare alcuni siti passa dei dati agli algoritmi di Google che agirà sul ranking di conseguenza. Anche se ufficialmente è stato più volte smentito da Google nell’algoritmo Panda questo è sicuramente presente. Post di approfondimento
133- Il numero di commenti presenti sotto un determinato articolo fa parte dei fattori di ranking
134- Maggiore è il tempo totale che un utente spende sul sito maggiore sarà il ranking del sito stesso
135- Topical Authority.
È un concetto relativamente nuovo che influisce sul ranking delle tue pagine web. Dopo l’avvento di Hummingbird, Google ha di fatto reso possibile il “miracolo”.
Il suo motore di ricerca riesce ad analizzare i contenuti forniti delle SERPs ed andare oltre le ricerche fatte dall’uomo. In un scenario simile se si digita “Chi è il regista di tre metri sopra il cielo” il motore è capace di risponderci subito mostrandoci dopo i risultati. Il concetto di Topical Authority è il cavallo di battaglia di MarketMuse, punto di riferimento in questo settore e si propone di andare oltre la SEO vista come indicizzazione di singole parole.
Ci spinge a fornire agli utenti contenuti strutturati che abbracciano l’intero argomento trattato non solo pezzi per indicizzare la singola Keyword una per volta ma l’intero argomento a 360 gradi.
Questo piace tantissimo a Google e l’evoluzione verso ricerche di tipo semantiche ne è la riprova.
Leggi l’intervista al fondatore di MarketMuse per saperne di più sul Topical Autority
136- Scrivi per gli utenti non per il motore di ricerca.
Regole degli algoritmi (altri fattori che influenzano il ranking)
137- Rank Brain.
Sistema di intelligenza artificiale di apprendimento automatico ufficialmente utilizzato da Google per aiutare a processare i risultati della ricerca
138- QDF Query Deserves Freshness
Google offre molta rilevanza a determinate query che hanno bisogno di essere aggiornate molto frequentemente e queste ricerche non seguono il percorso diranking normale
139- QDD Query Deserves Diversity
Quando digitiamo come query termini generici, Google adatta la ricerca in base al suo algoritmo mostrandoci i risultati che secondo il motore sono congeniali a quello che stiamo cercando. Termini come Finanza, Novità, News ecc. sono troppo generici. Google basandosi su quello che altri hanno cercato dopo aver digitato queste parole ci fornirà il miglior risultato possibile per noi in quel momento.
140- Cronologia di ricerca
141- Geo Target
142- Ricerche proprie
143- Google Plus e le proprie cerchie
144- Evidenti violazioni di Copyright
145- The Bigfoot Update.
Mentre un tempo era facilissimo trovare lo stesso dominio su una determinata Keyword popolare tutta la prima pagina dopo questo aggiornamento il numero di domini è diversificato e lo stesso dominio ripetuto o domini collegati ad esso difficilmente saranno più in prima pagina
146- Ricerche di prodotti.
Google offre risultati differenti per determinate query che riguardano alcuni prodotti acquistabili negli eCommerce. Attenzione quindi ad utilizzare come Keyword “Acquisto”, “Ordina online”, ecc. perché le SERPs sono variabili
147- Ricerche locali
148- Il box Google News
149- Vince Update.
Dopo questo aggiornamento Google ha dato molta più rillevanza a grandi brand su determinate Keyword il risultato è che rankare su queste parole è quasi impossibile
150- Lo shopping di Google
151- Google immagini
152- “Le Uova di Pasqua”.
Hai mai provato a cercare Atari Breakout su Google.it e premere mi sento fortunato? 😉 Ecco una lista il procedimento è sempre lo stesso
153- Domini di brand riconosciuti.
Se un il dominio è del brand non potrai rankare perché Google darà più spazio al brand proponendo più pagine dello stesso dominio mostrando tre risultati invece che uno solo come spiegato nel punto 139
Fattori di ranking Social Media
154- Numero di Tweets.
Se ancora non ti fosse chiaro i Social Media influenzano il posizionamento del tuo sito web e sono fattori di ranking. Articolo di approfondimento
155- Autorità dell’account di Twitter
156- Numero di Like su Facebook.
Leggi questa interessante ed illuminante intervista
157- Numero di condivisioni su Facebook.
È già dal 2011 che se parla… Leggi questo
158- Autorità della pagina ufficiale di Facebook
159- Pins su Pinterest
160- In Italia poco famosi ma Reddit, Stumbleupon e Digg hanno alzato il ranking di migliaia e migliaia di siti nel mondo
161- Google Plus.
Anche se mai smentito è improbabile che Twitter e Facebook facciano ranking mentre il Social Network di proprietà dello stesso Google no.
Diversi SEO italiani hanno confermato come postare regolarmente su G+ alzi il rank della pagina (soprattutto se si ottengono molti +1)
162- Autorità dell’Account su Google Plus
163- Google Plus Business e certificazione (per le ricerche locali è quanto di meglio esista)
Brand
164- Anchor text per il brand
165- Ricerche collegate con il nome del brand
166- Pagine ufficiali di Facebook collegate al proprio brand
167- Pagine ufficiali di Twitter collegare la proprio brand
168- Pagine ufficiali di Linked del titolare
169- Pagine ufficiali di Linked ufficiali del proprio brand.
Un interessante articolo su questo
170- Alta interazione sui canali social
171- Menzioni del Brand nelle News ed in particolare in Google News
172- Citazioni.
Spesso i grandi brand vengono “citati” nel contenuto di una pagina web, senza che effettivamente vengono linkati. Citare più volte lo stesso brand in molti contenuti su siti differenti è senz’altro un fattore che Google tiene in considerazione.
173- Numero di iscritti agli RSS
Fattori di ranking Penalizzazioni
174- Panda.
Ha colpito milioni di siti in tutto il mondo in particolar modo i siti che non avevano contenuti di qualità
175- Link da siti con una cattiva reputazione
176- Siti che si sono serviti di link innaturali
177- Cloaking
Se non sai cos’è guarda questo articolo
178- Presenza di molti Popup e pubblicità nel sito
179- Siti troppo ottimizzati per la SEO
180- Pagine troppo ottimizzate per la SEO
181- Presenza di pubblicità prima del Fold (linea di demarcazione in basso che stabilisce la parte visibile della pagina prima dello scrolling dell’utente) come stabilito dal Page Layout Algorithm
182- Nascondere i link di affiliazione
183- Siti sono di affiliazione
184- Siti che auto-generano i contenuti
185- Indirizzi IP marcati come Spammer
186- Spam sui meta tag
187- Flusso di link innaturale
188- Penguin
189- Siti che hanno un’alta percentuale di link in entrata di bassa qualità
190- Siti che hanno un’alta percentuale di link in entrata non in linea con il tema che trattano
191- Link provenienti dalla stessa classe di indirizzi IP
192- Siti hackerati
193- Siti che nascondono i link mascherandoli
194- Vendere link in uscita…
Non lo sapevi?
195- Penalità attivate manualmente.
Sì c’è anche questo. I tecnici di Google possono attivare le penalità anche manualmente
196- Google sandbox.
Si può avere un traffico limitato sul proprio sito perché è stato messo in sandbox in attesa di essere giudicato meglio. Leggi questo articolo per saperne di più
197- Google dance.
Tra un aggiornamento ed un altro dell’algoritmo il ranking viene rivoluzionato temporaneamente.
Fanta-Seo non sono fattori di ranking… Per il momento
198- Google AMP.
Google ha detto che non sono “per ora” un fattore di ranking… Perché non essere preparati?
199- Ricerca Vocale.
Il 2016 ha visto in Italia esplodere questo tipo di ricerca… e se un giorno Google premierà chi si è preparato per questo tu saresti pronto?
La sola ed unica verità sui fattori di ranking di Google (e non solo)
Il Fattore di posizionamento più importante che nessuno ti ha mai detto
Andrey Lippatsev, responsabile dell’area Google di Dublino, in un Hangout di Marzo 2016, risponde ad una domanda…
“Quali sono i fattori di ranking più importanti in assoluto ed esistono?”
“Si assolutamente. Te li dirò. Sono il contenuto e i link che il tuo sito riceve”
Eric Enge in un recentissimo articolo su Moz conia questa formula
Ranking Score = Content Score * Link Score
la quale, in effetti, contiene tutto quello che c’è da sapere a proposito del Ranking e dei suoi fattori.
Organizzare il proprio contenuto in base ai criteri come:
- rilevanza, è ovvio che il contenuto deve essere scritto in base al tema che si vuole affrontare e quindi alla query con cui sarà ricercato;
- qualità, dove si offre il meglio del meglio per l’argomento trattato;
- UX, fornendo l’esperienza migliore che un utente possa avere, avendo cura e credendo in quello che si sta facendo, mettendoci passione, rendendo il suo tempo di permanenza sul nostro sito il tempo migliore che lui abbia mai speso, dandogli informazione e formazione, rendendogli semplice la vita formattando il testo nel modo giusto, utilizzando immagini che arricchiscono il nostro testo rendendolo più comprensibile ed utilizzando un tipo di scrittura accessibile a tutti
è di sicuro il modo migliore per scrivere di quello che vogliamo trattare.
Del resto, se siamo in un mercato competitivo, come pretendiamo che i nostri competitor non abbiano già creato degli articoli o delle pagine con questa struttura per i loro utenti?
Ecco perché i contenuti devono necessariamente essere unici ed essere rappresentativi del nostro sforzo… perché noi vogliamo trasmettere al nostro visitatore credibilità e fiducia e non ci riusciremo mai scrivendo per i motori di ricerca ma solo mettendo Mario Rossi al centro dei nostri interessi e del nostro mondo.
Il Link score è un capitolo a parte.
Otterrai dei link naturali solo ed esclusivamente quando il tuo competitor (o siti simili ai tuoi) percepiranno che i tuoi contenuti sono inarrivabili. Linkare un tuo contenuto è un atto di fede, equivale per chi ti linka spostare una visita dal suo sito per mandarlo nel tuo.
Otterrai questo risultato solo quando sarai capace di dare quel valore aggiunto che ti trasformerà da un semplice esperto nella tua nicchia di mercato ad una vera e propria autorità (guru è il termine che piace a molti ma che a me non soddisfa perché non rende il senso).
Il mio consiglio… Non credere troppo che il mondo dei Social possa alzare il tuo ranking… perché?
Google e Facebook (il social più utilizzato al mondo) non sono amici. Facebook ha il potere di mostrare o nascondere delle informazioni sui propri utenti al motore di ricerca più famoso al mondo.
I Segnali Sociali sono importanti, su questo non c’è dubbio, ma solo la qualità ripaga alla lunga incrementando il numero delle condivisioni qualsiasi sia il Social Network utilizzato.
Per quanto riguarda il discorso del tempo di permanenza sulla pagina…
Anche qui dipende!
Google sa che, ad esempio, un utente atterrato su un sito prima di acquistare qualcosa online, vi ritorna in media 7 volte.
Come sa che, ogni utente vuole prima “comparare” il prezzo di un determinato prodotto su siti diversi, stando attendo a determinati fattori (spese di trasporto incluse o escluse? Modalità di pagamento? È possibile pagare anche con contrassegno? Chi è davvero questo sito… Recensioni in giro? Ecc.) è quindi normale che un utente passi da un sito all’altro.
Molto dipende dalla nicchia di mercato dove si opera e, fino a questo momento, abbiamo sentito parlare solo di tempo mai di metriche comparative a riguardo distinte per mercati.
Ognuno di questi 200 fattori di ranking può essere discusso all’infinito ma, già il fatto stesso che esistono degli applicativi, ad esempio, plugin di WordPress che ti permettono di verificare immediatamente se un articolo o una pagina è indicizzato correttamente (sempre al passo con quelle che sono le nuove “scoperte” sul posizionamento), implica che conoscerli tutti i fattori di ranking in maniera extra-approfondita è solo leziosità accademica, volta per altro, il più delle volte, a sapere cosa non fare realmente per non incorrere in penalità che difficilmente ci scrolleremo di dosso, se non dopo aver dato fondo a risorse che potevano benissimo essere investite diversamente (tipo acquistare le edizioni PRO dei suddetti plugin).
Rivolgi il tuo impegno al contenuto e poni il visitatore al centro del tuo mondo.
Ogni sito che viene creato, nella stragrande maggioranza dei casi, ha un solo scopo: vendere direttamente o indirettamente un prodotto/servizio.
Usa le tue energie per ambire all’eccellenza e, se stai cercando dei metodi per accrescere il numero dei tuoi link in entrata, senza produrre contenuti di qualità, sappi che stai solo sprecando tempo e risorse… e alla lunga sarai “punito”.
Il fattore di ranking più importante?
200- Tutto il tuo sito nel suo insieme!
Le regole del gioco sono dettate da Google e noi non possiamo farci niente, visto che questo elenco è una mera astrazioni di quelli che potrebbero essere i reali fattori di ranking, testati empiricamente sul campo (con riscontri continui da parte di chi ne ha fatto una professione). Google, dal suo canto, non è mai stato chiaro, tranne per evidenziare i fattori più importanti… Appunto contenuto e link in entrata.
Fonti:
- Backlinco
- Moz
- SearchEngineLand
- SEOBook
- SearchEngineJournal
- MattCutts
- Andrey Lippatsev
- TopRankBlog
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