Come creare siti web

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Questo articolo parla di: Guide Tutorial Web | TUTORIAL

Molti utenti si chiedono come creare siti web, moderni, con ottime prestazioni in termini di velocità, magari ottimizzati per i motori di ricerca e che soprattutto convertono, ossia assolvano allo scopo per cui sono stati creati: vendere direttamente o indirettamente i propri prodotti/servizi o quelli di altri.

Sì perché diciamocelo francamente, quando realizziamo un sito internet è sempre per vendere qualcosa è questo vale per tutti i siti web, dal classico E-commerce al sito vetrina, dal blog aziendale al sito membership, tutto oggi è una eterna competizione.

Persino il classico sito che offre una mera informazione, presto o tardi, si ritroverà a ospitare dei banner o dei link ipertestuali di AdSense e cercare di ottenere maggiori visite per sfruttare questo o altri canali pubblicitari per monetizzare, fosse solo per sopravvivere e non andare in perdita.

In fondo, un sito senza traffico è un sito morto.

Ovvio, oggi c’è la possibilità di creare siti internet gratuiti ma questo è solo il primo passo “amatoriale” per entrare in questo fantastico mondo, presto ci accorgeremo che vogliamo di più e che un dominio di terzo livello non nostro ha dei limiti notevoli.

Creare un sito internet significa avere un biglietto da visita sempre presente in rete, oltre che una macchina sempre accesa che lavora per noi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Realizzare siti web “amatoriali” è un rischio che molti liberi professionisti, aziende e imprese non possono più correre.

Tuttavia, spesso, per problemi di budget, specie se si è ancora acerbi, non tutti possono permettersi un sito web professionale, anche se a dire il vero il costo è abbastanza irrisorio rispetto ai benefici che un sito internet aziendale realizzato a regola d’arte apporta, fosse solo in termini d’immagine, e tanti si cimentano nella realizzazione di siti web self made (fatti da soli).

Farlo non è né giusto né sbagliato, molti vogliono quanto meno provare a gettare le basi da soli, prima di scoprire che fidarsi e affidarsi a un professionista in questo settore è un atto dovuto a sé stessi e alla propria attività.

Premesso che il tempo dedicato a questo lavoro poteva forse essere occupato in altro, proviamo a rispondere a una serie di domande, le più gettonate, su argomenti differenti, facendolo senza tecnicismi perché come diceva Einstein  “Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna“.

Queste FAQ sono rivolte tanto a chi desidera realizzare siti in WordPress quanto a chi vuole realizzare siti statici, in HTML5 ad esempio, cercheremo di restare sul generale.

Se desideri saperne di più su un determinato argomento, contattaci tranquillamente per una consulenza specifica.

In questa pagina:

Le basi, termini da conoscere prima di creare siti web

Conoscere WordPress

Conoscere Google

Siti web gratuiti

Creare siti web, iniziamo dalle basi

realizzare siti internet ottimizzati

Che cos’è un hosting?

Per creare siti web, c’è bisogno di uno spazio dove allocare i file.

Hosting (dall’inglese to host, ospitare), in informatica, indica un servizio di rete che consiste nell’allocare su un server web delle pagine web di un sito web o di un’applicazione web, rendendolo così accessibile dalla rete Internet e ai suoi utenti. [Wikipedia]

Per renderlo ancora più semplice,  l’hosting è paragonabile al disco C del proprio computer dove sono i vari programmi.

Serve uno spazio a cui poter accedere e che conservi i file necessari a far girare il sito internet e l’hosting è il servizio dove alcuni fornitori mettono a disposizione i propri Server per ospitare questi files dietro compenso.

Che cos’è il dominio?

Per creare siti web occorre avere un dominio.

Dominio è il nome alfanumerico con il quale è possibile accedere al server sul quale sono presenti il sito internet e i suoi file. [Serverplan.com]

Il dominio, quindi, non è nient’altro che il “pippo.it” che insieme sceglieremo.

Quanti tipi di hosting esistono?

Esistono diverse tipologie di Hosting che si differenziano tra loro a seconda del tipo di servizio offerto (Hosting Condiviso, VPS, Server Dedicati), del sistema operativo utilizzato (Hosting Linux o Hosting Windows) e ovviamente del prezzo. [Register.it]

Quanti tipi di domini esistono?

Esistono 3 tipi di domini:

  • domini di primo livello;
  • domini di secondo livello;
  • domini di terzo livello.

Un dominio di primo livello (conosciuto anche come estensione o TLD) è utilizzato per identificare uno specifico territorio o uno specifico tipo di attività.

Un dominio di secondo livello generalmente identifica il soggetto, il prodotto, il brand, l’azienda o il servizio promosso dal dominio.

Un dominio di terzo livello (anche conosciuto come sotto dominio) identifica una specifica parte o sezione d’interesse del dominio stesso. [keliweb.it]

Per capirci, per apollositiweb.com, (.com) è il dominio di primo livello mentre (apollositiweb) è il domino di secondo livello.

Se avessimo creato per questa pagina un dominio di terzo livello come ad esempio faq.apollositiweb.com, (faq) era il dominio di terzo livello.

Quanti domini di primo livello esistono per creare un sito web?

Puoi trovare una lista qui per renderti conto che i domini di primo livello sono davvero tantissimi.

Ogni anno tantissimi altri domini di primo livello sono aggiunti, alcuni anche molto specifici come il (.pizza) per esempio.

Tuttavia per la creazione del tuo sito web raccomandiamo sempre di scegliere un dominio di primo livello classico che rappresenti bene la tua attività.

ionos.it a febbraio di quest’anno (2021) ha pubblicato una interessante statistica sui domini di primo livello più popolari e il .com resta sempre la scelta migliore per le imprese che vogliono realizzare un sito internet.

Come creare siti web con WordPress

creare siti wordpress

WordPress.org e WordPress.com che differenza c’è per la rializzazione di un sito web?

WordPress.org è un software open source gestito dalla WordPress Foundation che non ha scopo di lucro.

WordPress.com è un’azienda a scopo di lucro di proprietà di Automattic che utilizza il software open source WordPress.org. [kinsta.com]

Qual è l’hosting migliore per installare WordPress e creare siti web?

Diciamocelo senza tenere i denti stretti: ogni web agency così come ogni freelance ha il proprio servizio di hosting preferito.

Nel 2021, per realizzare siti internet, esistono tantissimi fornitori di Hosting  anche se i nomi che circolano, quando vogliamo davvero sviluppare un progetto professionale, sono sempre gli stessi:

  • A2 Hosting
  • Bluehost
  • DreamHost
  • GoDaddy
  • Hosting Cloudways
  • Hosting InMotion
  • Hostinger
  • Keliweb
  • Kinsta
  • Siteground

rigorosamente messi in ordine alfabetico per non far torto a nessuno.

Tutti gli hosting hanno delle caratteristiche in comune e si differenziano gli uni dagli altri per alcuni aspetti come l’installazione di WP con un solo click o meno, il tipo di DataBase offerto, il numero e la frequenza dei backup, domini di terzo livello, ecc., elementi che possono davvero fare la differenza.

Su Apollositiweb offriamo ai nostri clienti hosting professionali su Bluehost che, oltre a spazi web illimitati, certificati SSL, caselle email senza vincoli né di numero né di spazio e tanto altro, ci dà la possibilità di poter operare con siti in staging e renderli operativi quando abbiamo terminato il lavoro, oltre che una pronta assistenza.

Ricordiamo che un sito in staging non è altro che il clone di un sito web online su cui poter testare in modo sicuro aggiornamenti o modifiche, inutile dire quanto questo sia fondamentale.

Molto dipende dai trascorsi e dall’esperienza che la web agency ha avuto con i fornitori e ovviamente dal bilancio a disposizione del cliente.

Esistono, in verità, fornitori di servizi hosting spesso poco conosciuti ma che si stanno affermando e shellrent è senza dubbio uno tra questi.

Per l’acquisto dell’hosting, rivolgersi a un professionista è sempre la scelta più sicura.

Che tipo di hosting scegliere per wordpress?

Per creare siti web, come già detto esistono svariati tipi di hosting su cui WordPress può girare:

  • hosting condiviso,
  • hosting semi dedicati,
  • hosting dedicati,
  • VPS,
  • cloud hosting.

Solitamente si parte sempre dai primi per passare con un UPGRADE a qualcosa di più grande quando il progetto diventa più corposo e necessita di maggiori prestazioni.

Scegliere il fornitore di hosting non è semplice.

Ci sono molte variabili in gioco.

Per esperienza possiamo tranquillamente affermare che abbiamo scelto Bluehost per:

  • l’assistenza via chat immediata;
  • il pannello di controllo cPanel evoluto;
  • la libertà di poter personalizzare i file di sistema primo tra tutti il php.ini;
  • un sistema di Cache efficiente;
  • lo spazio, la banda, il numero di caselle email e il numero di database senza vincoli;
  • la gestione dei file con un Web FTP prestante;
  • la possibilità d’intervento diretto sui file dei siti come il robot txt o il file htaccess.

Essenzialmente questa è la combo perfetta, unita ad altri fattori importanti come garanzie di uptime sia di rete sia hardware congrue e una SLA (Service Level Agreement) comprensibile e definita.

Non è raro che i fornitori dichiarino un uptime (erogazione del servizio) del 99,9% ma se a questo non è associato un accordo di rimborso in caso ciò non sia rispettato, resta lettera morta.

Per wordpress è meglio scegliere un hosting Linux o un hosting Windows nella creazione di un sito web?

WordPress nasce per essere usato con hosting linux e questo sarebbe già un’affermazione che non lascia più dubbi.

Per esperienza possiamo garantire che un hosting linux è molto più stabile e sicuro.

Se però ti stai chiedendo se sia possibile installare WordPress anche su un hosting windows la risposta è certamente sì, anche se rischiamo di complicarci la vita per nulla.

Quando scegliere un hosting Windows?

Molto dipende dal progetto e da come sarà sviluppato.

Per esperienza, se abbiamo la necessità di installare software a pagamento per i nostri servizi, la nostra scelta dovrebbe immediatamente ricadere su un hosting windows, mentre se utilizzeremo per il nostro progetto dei CMS Open-Source (Content Management System) come wordpress ad esempio, la scelta di un hosting linux è quasi obbligata.

Gli hosting windows si sono diffusi negli anni ’90 così come i database MSSQL.

Microsoft ha linguaggi proprietari e ASP, ASP.NET, .NET, VisualStudio.NET, Classic ASP sono solo alcuni tra questi.

Questi linguaggi di programmazione potrebbero girare in teoria anche su un server Linux con un componente Mono ma certamente stiamo parlando di come creare siti web ad altri livelli.

Con l’avvento degli hosting linux, più economici in quanto non esistono difatti costi di licenza, il gioco delle parti si è invertito e oggi PHP, Perl e Python sono linguaggi di programmazione talmente comuni che esistono hosting windows su cui possono girare tranquillamente e inoltre in grado di sfruttare appieno anche la potenza dei database MySQL.

Scegliere un hosting Windows o meno, in conclusione, dipende da ciò che dobbiamo installare.

Per un sito statico in HTML5 è indifferente mentre per progetti ad ampio respiro dobbiamo valutare attentamente cosa dovrà girare e la tecnologia che sfrutteremo in futuro.

Come installare wordpress su un hosting windows?

La prima operazione sarà l’acquisto di un Database MySQL, che solitamente con un hosting Windows non viene fornito.

Scaricato wordpress sul nostro computer, tramite un FTP caricheremo il pacchetto scompattato all’interno del nostro spazio (in public_html) e lanceremo l’installer (www.pippo.it/wp-admin/install.php dove pippo.it è nome del tuo dominio), seguendo ciò che wordpress stesso ci chiederà per identificare il database.

Solitamente a questo punto WP genera un codice che dovremo copiare, apriamo un “documento di testo” e salviamo il file come wp-config.php.

Importiamo questo file con un FTP nella root del sito (dove avevamo già caricato gli altri file e fuori da altre cartelle come wp-admin, wp-content ecc.).

Sempre tramite FTP, individuiamo la cartella wp-content e cambiamo i permessi qualora ce ne fosse bisogno in lettura e scrittura.

Mentre su un hosting linux troviamo il file .htaccess per la configurazione, su un hosting windows avremo un file web.config.

Troviamo  questo file tramite il nostro FTP e modifichiamolo in questo modo

<?xml version=”1.0″ encoding=”UTF-8″?>
<configuration>
<system.webServer>
<rewrite>
<rules>
<rule name=”wordpress” patternSyntax=”Wildcard”>
<match url=”*”/>
<conditions>
<add input=”{REQUEST_FILENAME}” matchType=”IsFile” negate=”true”/>
<add input=”{REQUEST_FILENAME}” matchType=”IsDirectory” negate=”true”/>
</conditions>
<action type=”Rewrite” url=”index.php”/>
</rule>
</rules>
</rewrite>
</system.webServer>
</configuration>

Se il file non esiste occorre crearlo e caricarlo.

Un FTP vale l’altro, consigliamo di scaricare Firezilla.

Cosa sono i plugin wordpress?

Un Plugin di WordPress è un componente che viene aggiunto a WordPress per modificarne o estenderne le funzionalità [HTML.it].

I plugin consentono di creare un negozio online, aggiungere moduli di contatto e tanto altro.

Quanti plugin wordpress esistono?

Nella directory di worpress.org ci sono più di 50.000 plugin.

Questo numero aumenta considerevolmente se aggiungiamo anche tutti i plugin a pagamento che esistono oggi in commercio.

I plugin possono essere gratuiti o premium.

Quanti plugin posso installare su wordpress per ottimizzare la creazione di un sito internet?

Sapere come creare siti web ottimizzati non è semplice come si crede e resistere alla tentazione, almeno all’inizio, di installare qualsiasi cosa non è altrettanto facile.

Come lo stesso WordPress, anche i plugin sono scritti nel linguaggio di programmazione PHP.

Il codice PHP viene eseguito sul server di hosting del tuo sito Web e utilizza le sue risorse.

Scegliere una buona società di hosting WordPress che ti offra strumenti facili per gestire tali risorse per far girare il tuo sito internet in modo efficiente è fondamentale.

WordPress da solo non è un software che cannibalizza gli hosting, ciò che lo appesantisce sono proprio i plugin e le tecnologie per costruire i temi che utilizzeremo, come anche la scelta di temi preconfezionati utilizzabili per più scopi.

Sin da WordPress 1.2 (quando è stato aggiunto il supporto per i plug-in di WordPress con il classicissimo “Hello World”), questi elementi sono stati una benedizione per gli utenti perché questo CMS senza componenti aggiuntivi non ha nemmeno i moduli per essere ricontattati.

I plugin sono quindi necessari ma bisogna utilizzarli con parsimonia.

Abbiamo visto Ecommerce in WordPress che utilizzavano oltre 100 plugin quando il numero massimo stimato dovrebbe essere inferiore ai 15 per molti sviluppatori.

Per creare siti web efficaci ridurre al massimo il numero di plugin è indispensabile e quando proprio non possiamo farne a meno installiamo Freesoul Deactivate Plugins che ci permette di disattivare determinate funzionalità dove non occorrono per rendere il sito internet più performante.

Cosa sono i temi in WordPress e qual è la loro importanza per creare siti internet ottimizzati?

I temi sono un insieme di files utilizzati per disegnare il layout del sito internet sviluppato in wordpress.

I file utilizzati per disegnare i temi sono, in generale, file PHP che contengono un mix ben assortito di HTML, file CSS (fogli di stile), file di locazione, elementi Javascript e ovviamente immagini.

Ogni file viene chiamato Template.

Un tema di wordpress poggia su due componenti:

  • index.php
  • style.css

senza i quali non potrebbe funzionare.

Oltre a questi template, un discreto tema base di wordpress è sempre costituito da altri file:

  • 404.php:
  • archive.php,
  • attachment.php:
  • author.php,
  • category.php,
  • comment.php,
  • content.php,
  • date.php,
  • header.php,
  • home.php,
  • footer.php,
  • image.php,
  • page.php
  • rtl.css,
  • search.php,
  • sidebar.php,
  • single.php,
  • tag.php.

Un template è quasi sempre formato da una parte in alto chiamata header, un corpo centrale (content) e una parte in basso chiamata footer.

È possibile trovare siti wordpress che sfruttano anche delle sidebar, letteralmente barre laterali, contenitori in cui sono allocati determinati elementi chiamati widget solitamente generati dai plugin per arricchire le funzioni del sito. Classico esempio dei widget più utilizzati sono i commenti recenti, gli ultimi articoli, codici html per effettuare l’iscrizione alla newsletter ecc..

Scegliere il giusto tema per wordpress sia dall’inizio della creazione del tuo sito web è fondamentale.

Un tema “deficitario” in termini di ottimizzazioni (velocità, sicurezza, funzionalità ecc.) può realmente compromettere qualsiasi buon lavoro.

Il nostro consiglio è sempre quello di affidarti a un professionista.

Se proprio vuoi fare da solo, evita di farti guidare solo dalla pancia ed acquista temi che hanno un elevato numero di download da società certificate, è meno probabile che l’autore sparisca da un giorno all’altro.

Mai installare temi “nulled” per creare siti web, il rischio di uno spazio hosting infettato da malware o virus è sempre dientro l’angolo.

Cosa significa tema responsive wordpress e perché è importante averne uno quando crei un sito web?

Un tema responsive in wordpress è un layout grafico che si adatta alle dimensioni e alla risoluzione dello schermo.

I temi responsive offrono una migliore leggibilità e usabilità su schermi più piccoli come per esempio gli smartphone.

Questo tipo di temi viene utilizzato al fine di non creare una versione mobile specifica per ogni dispositivo, con un gran risparmio in termine di risorse.

Qual è la differenza tra una Pagina e un Articolo e perché è fondamentale saperlo per creare siti web efficaci?

Le Pagine in wordpress sono utilizzate per contenuti statici.

Classico esempio sono l’homepage, il “chi siamo”, la pagina dei servizi, la pagina dei contatti.

Gli articoli (Posts) sono invece contenuti informativi in costante aggiornamento, ordinati cronologicamente e spesso visualizzati nella pagina Blog.

Comprendere quando utilizzare una pagina e quando un articolo è fondamentale.

Sostanzialmente, mentre le pagine sono evergreen (sempre verdi) ed hanno contenuti che non cambiano nel tempo, i post hanno contenuti soggetti a dinamiche temporali.

Ovviamente sia le pagine sia i post possono essere modificati.

Cosa sono i Tag e cosa rappresentano le Categorie in wordpress?

I tag sono delle parole utilizzate per descrivere il contenuto mentre le categorie vengono utilizzate per tipizzare due o più articoli secondo degli argomenti specifici.

Le categorie sono gerarchiche, il che significa che possiamo creare anche sottocategorie.

I tag hanno lo scopo di descrivere dettagli specifici dei tuoi post.

La differenza tra tag e categorie, se vogliamo, risiede nel fatto che i tag in wordpress dividono mentre le categorie in WP uniscono.

Come creare siti web: Google

siti internet seo

Cosa sono i Core Web Vitals?

I Core Web Vitals sono un insieme di metriche incentrate sull’utente progettate per misurare la “salute” di una pagina in termini di esperienza del visitatore che, secondo Google, deve essere sempre fluida e senza interruzioni. Queste metriche sono costituite da tre componenti: velocità di caricamento dei contenuti, interattività e stabilità visiva. I Core Web Vitals sono utilizzati da Google da Maggio 2020 e da Giugno 2021 sono ufficialmente un fattore di ranking nella SERP.

Cos’è il ranking per la realizzazione siti web?

Presto a tardi, chi cerca informazioni su come creare siti web s’imbatterà nel termine ranking.

Il ranking è la posizione di un sito quando si digita una determina ricerca (query) su un motore.

La sua posizione determinerà il numero delle visite provenienti da quel motore specifico.

Adesso quando si parla di motori di ricerca, il primo in assoluto che viene in mente è naturalmente Google.

Bing, Yahoo, Ask ecc. almeno in Italia passano in secondo piano.

Per stabilire questa posizione, tutti i motori di ricerca, compreso Google, hanno sviluppato degli algoritmi di analisi perennemente aggiornati.

In particolare, Google combina oltre 200 fattori per determinare il ranking (termine prestato dallo sport che potremmo tradurre con classifica) stabilendo un punteggio in base al quale un sito precederà un altro sulle proprie pagine di ricerca.

Cosa sono le SERP?

Le SERP (Search Engine Results Page) sono le pagine che mostrano i risultati della ricerca in base ad un intento da parte dell’utente.

Cos’è l’inbound linking?

L’inbound linking è la composizione dei link interni per una buona esperienza utente.

La struttura dei link interni può aiutare il ranking del tuo sito perché aiuta Google a recuperare tutte le informazioni del tuo sito web.

Cos’è la la SEO silos?

La SEO silos è una tecnica potentissima per strutturare i link interni del tuo sito partendo dalle parole chiave che vuoi indicizzare.

Cos’è il Link building ?

Nella Seo, il Link building o Link Earning è un’insieme di tecniche, tattiche e strategie per acquisire link che dall’esterno puntano al tuo sito web (backlink).

I backlink sono un fattore chiave di posizionamento per un sito web.

Il numero, la qualità e la pertinenza dei link in entrata (i link che segnalano i tuoi contenuti fatti da siti esterni anche chiamati link in uscita o outbound link o backlinks secondo il punto di vista dal quale sono osservati) sono fattori di ranking fondamentali.

L’importanza delle parole chiave per creare siti web

Le parole chiave sono i termini intorno a cui ruotano i nostri contenuti.

È compito della SEO (Ottimizzazione per i motori di ricerca) individuare le parole che il nostro potenziale visitatore utilizzerà per compiere la sua ricerca e tra queste scegliere la migliore ed utilizzarla nei nostri contenuti con il fine ultimo di acquisire visibilità sui motori di ricerca e far arrivare sul nostro sito ricerca organica (traffico che arriva in modo naturale).

Creare siti web gratuiti

come creare siti web gratis da soli

È possibile creare un sito web con zero spese?

Da sempre in rete ci sono piattaforme che concedono i propri spazi per creare siti web anche in maniera completamente gratuita.

Tutti o quasi abbiamo iniziato su piattaforme simil Blogger.com nelle prime sperimentazioni e nei primi passi nel web marketing.

Oggi esistono diverse piattaforme che possono essere sfruttate a questo scopo, eccone alcune e cliccando sul link puoi scoprire anche cosa ne pensiamo noi e cosa pensano gli utenti che le utilizzano:

Queste piattaforme possono dare una mano concreta a chi vuole creare un sito Web da solo, tuttavia, come si può immaginare presentano delle limitazioni talvolta anche serie se e quando si deciderà di passare ad una realizzazione di un sito web professionale.

Perché un’azienda non dovrebbe mai creare un sito web senza le giuste competenze?

Le ragioni per creare siti professionali sono davvero tantissime ma tra tutte, spiccano 5 concetti base:

  • l’aspettativa, i clienti attuali e futuri si aspettano oggi che qualunque Partita IVA abbia un proprio spazio web;
  • la concorrenza, tutti i competitor nel tuo settore hanno il proprio sito professionale e chi non c’è l’ha ancora si sta attivando per realizzarlo;
  • l’ottimizzazione del lavoro, oggi la parola d’ordine deve essere digitalizzare e un sito web professionale può automatizzare molte procedure ricorsive facendoti risparmiare tempo;
  • la percezione del brand aziendale;
  • la libertà, un sito web professionale svincola chi lo possiede dai capricci di qualsiasi fornitore terzo di servizi in rete.

Mentre l’atto di realizzare un sito internet professionale riesce a soddisfare queste ragioni, il solo pensare di creare un sito web gratuito fa crollare l’intero castello.

Chi può permettersi di creare un sito self-made (fatto da solo)?

Molti oggi necessitano di avere una presenza online.

Si pensi a chi decide di aprire un blog per condividere una sua passione con il modo esterno, piccole associazioni culturali, organizzazioni di volontariato locali o associazioni di promozione sociale.

Esistono molti servizi rivolti ad un pubblico poco esigente.

Se l’intenzione è quella di non avere un proprio dominio nell’immediato, queste soluzioni possono anche essere in considerazione, purché si è coscienti che un sito amatoriale ha molte limitazioni.

Come creare un sito gratis con Google?

Anche Google, oggi, dà la possibilità di creare siti gratis statici.

Il percorso da seguire per ottenerlo sono molteplici, il più facile è passare dal proprio Google Drive e seguire questi semplici passaggi:

  • Cliccare su Google Drive;
  • Collegarsi con il proprio account Google;
  • Cliccare su “Nuovo  +” (solitamente in alto a sinistra) dal meù scegliere Altro e poi “Google Sites”;

L’App ci poterà ad una pagina e con una comoda tecnologia WYSIWYG (What you see is what you get) potremo realizzare le diverse pagine che ci occorro.

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Nel web marketing parliamo di Conversion funnel ovvero di imbuto di conversione.
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