Bei tempi quando si parlava solo di SEO e ricerca delle parole chiave in senso assoluto!
Identificavi l’argomento, avevi il tuo bel Tool fiammante ed appena comprato che ti aiutava nella ricerca delle parole chiave, inserivi la tua keyword ed avevi già pronti tutti i dati.
Peccato ma quei tempi sono finiti da un pezzo e spero, vivamente, che tutti ce ne siamo resi conto.
La Keywords Research: ricerca delle parole chiave
Già dal 2010, i portali americani più autorevoli operanti nel campo della SEO avevano iniziato a parlare di LSI (Latent Semantic Indexing)… ecco un esempio di quello di cui sto parlando su searchenginejournal.
Da allora siamo dovuti arrivare al 2013, anno in cui Google ha operato uno degli aggiornamenti ai suoi algoritmi di ricerca più pesanti (Hummingbird) per assistere ad una vera e propria rivoluzione in ambito SEO, soprattutto per la Keywords Research (ricerca delle parole chiave).
Parlare oggi di ricerca delle parole chiave come facevamo un tempo, oltre ad essere fuorviante, risulterebbe essere abbastanza incompleto.
Accanto al metodo classico, infatti, se vogliamo che le nostre pagine si posizionino nei motori di ricerca nel modo migliore possibile, dobbiamo iniziare a concepire Google come una vera e propria mente pensante, sembra fantascienza ma è la verità nuda e cruda.
La ricerca delle parole chiave e le query
L’atto di analisi delle parole chiave resta ancora oggi l’elemento cruciale per rendere le nostre pagine visibili sul motore di ricerca.
Come succedeva anche in passato, oggi è determinante per questa fase:
- comprendere nel miglior modo possibile quale siano le intenzioni di ricerca del futuro nostro visitatore;
- analizzare quali sono le parole chiave migliori da utilizzare per portare il visitatore sul nostro sito web sfruttando il motore di ricerca.
Mentre nella prima abbiamo da tempo individuato una classificazione definitiva delle intenzioni di ricerca classificandole in tre grandi blocchi, ovvero:
- Transazionali;
- Informazionali;
- “Navigazionali”;
come già detto in precedenza, nella seconda fase il nostro compito è quello di individuare le parole che il nostro potenziale visitatore utilizzerà per compiere la sua ricerca e tra queste scegliere la migliore ed utilizzarla nei nostri contenuti con il fine ultimo di acquisire visibilità sui motori di ricerca e far arrivare sul nostro sito ricerca organica (portata appunto dai motori di ricerca).
La prima volta che feci un discorso del genere, moltissimi anni fa, vedevo le nuvolette aleggiare sulla testa di chi mi ascoltava.
Immaginavano, forse, me in una stanza armato di sfera di cristallo e pendolino per farlo!
La SEO, per nostra fortuna, è una scienza esatta fatta di numeri e per effettuare la ricerca delle parole chiave è proprio da quei numeri che dobbiamo partire.
Quali sono questi numeri per ricerca delle parole chiave?
Con il termine Volume si indica il numero reali di volte in cui un termine è stato ricercato e naturalmente queste cifre sono fornite direttamente dai motori di ricerca.
Gli utenti oggi sui motori di ricerca raramente digitano delle query(ricerche) che contengano una sola parola avendo imparato come sfruttare al massimo la potenza di questi strumenti.
Secondo la lunghezza delle parole della query (è quindi della keyword che utilizzeremo) possiamo parlare di:
- testa – la keyword base solitamente ad alto/altissimo volume di ricerca composta da un solo termine ad alto rendimento ed alta concorrenza
- coda media – key phrases strutturate sulla base composte da 2 o 3 parole che hanno meno volumi della precedente
- coda lunga – Long Tail, keyword strutturare sempre sulla testa ma di 4 parole. Queste keyword sono scelte perché poco concorrenziali, adesso capiremo il perché.
Quello che distingue una keyword di testa da una coda (media e lunga) è dunque il volume di traffico.
Nicchia di mercato e target
Iniziando a ragionare sul proprio target e fatto salvo il concetto che oggi più che mai dobbiamo orientarci verso nicchie di mercato redditizie, si può facilmente desumere che, dato un determinato numero di keyword, avendo studiato a priori cosa desidera veramente, qual è il bisogno da soddisfare, qual è la soluzione al problema dei nostro I.C.A. (Ideal Custmer Avatar), sarà facile capire quali sono le keyword migliori da scegliere, anche perché sono frutto del suo slang e delle direttive linguistiche all’interno del suo mondo.
Nelle Long Tail è il vero business ed è dove una buona Keyword Research dovrebbe puntare: la scelta di code lunghe è fondamentale perché sono poco concorrenziale e, solitamente, essendo scelte quelle di tipo Transazionale ovvero mirate a come fare (“Do” Transactional Queries), rappresentano il nostro business online e la nostra identità web (sono la strada per la nostra futura miniera d’oro).
Ricerca delle parole chiave e SEO semantica
Di strumenti per la fase SEO di ricerca delle parole chiave, ne abbiamo moltissimi, sia online che versione desktop, sia a pagamento che gratuiti.
La ricerca della parola chiave, come abbiamo detto, è cambiata nel corso di questi anni.
Oggi, infatti, si deve fare i conti con un’altra tipologia di SEO, da intendersi come una nicchia della precedente, che influenza il ranking del nostro sito web: la SEO semantica e il suo strumento l’LSI (tr: semantica latente).
Il compito di Google (e degli altri motori di ricerca), come più volte detto, è quello di fornire ai suoi utenti il miglior risultato possibile partendo da una determinata query.
Per farlo Google è riuscito, tramite l’aggiornamento del suo algoritmo, ad evidenziare le correlazioni semantiche che esistono in una certa lingua anticipando le intenzioni di ricerca dei suoi utenti.
Se io digitassi su Google, nel momento in cui sto scrivendo,
“arbitro finale”
Avrei la seguente pagina
Adesso… Come ha fatto Google partendo dalla mia ricerca generica a fornirmi questo risultato?
Cerco di fornirti una possibile soluzione…
Io ho digitato arbitro finale, Google ha associato le due parole, arbitro di cosa? Di calcio (essendo il calcio lo sport più visto in Italia), finale di cosa? Magari della Coppa Italia visto che è il prossimo evento del mondo del calcio italiano più importante.
Stupefacente!
Il mio invito è quello di prendere confidenza anche con questo tipo di ricerche.
Cosa cambia l’introduzione dell’ LSI per la Ricerca delle parole chiave?
Oggi Google è più che mai orientato alla ricerca di contenuti qualitativi e dobbiamo iniziare a ragionare anche in termini di correlazioni semantiche.
Il primo screening che Google compie sulla nostra pagina è sempre quantitativo.
Attraverso l’uso delle parole in un dato testo riesce a capire di cosa quel testo sta parlando.
Accanto a questo passaggio, oggi Google fa un secondo screening, qualitativo, e se nel testo compaiono termini semanticamente correlati alla query, questo motore di ricerca lo premia poiché a suo avviso, semplicemente, è fatto meglio perché argomentato in modo più corretto.
Questo comporta dunque una maggiore attenzione al testo e nuovi strumenti da utilizzare.
Esistono degli strumenti gratuiti per la ricerca parola chiave?
Se si, questi strumenti per la ricerca della parola chiave, sono validi come quelli a pagamento?
La risposta alla prima domanda è un sincero sì.
La risposta alla seconda è un sonoro dipende!
Cercherò di fornirti qualche piccolo consiglio per utilizzare al meglio questi strumenti gratuiti, integrandoli con qualche trucco.
Ricorda, però, che se vuoi fare essere un professionista di SEO qualche investimento dovrai pur farlo: opta per un abbonamento ad un tool online.
Strumenti gratuiti per la ricerca parola chiave: Google Suggest.
Il primo in assoluto è Google Suggest.
Ti sarà già capitato quando digiti una ricerca di essere anticipato da Google (il quale ammette che i suggerimenti sono effettivamente le ricerche più effettuate).
Oggi non mi limiterò a fornirti solo un valido strumento gratuito per la tua ricerca di parola chiave ma ti mostrerò alcuni tips che io stesso metto in pratica.
Partiamo da una ricerca base:
“ristorante a milano”
Domanda: esiste un modo, partendo da questo strumento, di identificare una parola chiave “più di nicchia”?
Ovvero.. Se vogliamo identificare delle long keyword di nicchia remunerative e monetizzabili come facciamo?
Aggiungiamo un semplice “_” prima di una parola e il risultato diventa…
Lo stesso trucco può essere utilizzato con un underscore alla fine per identificare tramite Google Suggest delle Long Tail ancora più efficaci, con volumi di traffico più che discreti.
Strumenti gratuiti per la ricerca delle keywords
Il compito di questi tools è:
- cercare la Parola chiave primaria;
- cercare la Parola chiave secondaria;
- cercare la long-tail;
- cercare le keyword correlate (per la LSI);
- cercare i sinonimi.
Tools gratuiti per ricerca delle parole chiave (keyword primaria e secondaria)
- Strumento di pianificazione delle parole chiave Google
- Google Trends
Long Tail
Google Suggest ottimizzato con i trucchi sopra
Keyword correlate
Ho scoperto da poco un comodo tool desktop se vuoi provarlo
Sinonimi
Treccani (o qualsiasi altro dizionario online sinonimi e contrari)
Contattaci se vuoi avere più visite targhettizzate.
Noi non ti promettiamo di arrivare primi su Google ma possiamo dimostrarti con numeri e fatti concreti che abbiamo portato in prima pagina (e a volte primi assoluti) i brand che curiamo per query anche molto competitive.
Basta aprire una pagina in navigazione in incognito per rendersene conto.
Lasciaci ottimizzare il tuo sito web per la ricerca delle parole chiave così da avere più visite organiche senza spendere in advertising.
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